Mastercard, sound branding per il consumatore digitale
Mastercard, dopo aver rimosso il nome dal proprio marchio, ha introdotto un sistema di architettura sonora. Il sound branding e gli audio-logo non sono una novità. Basti pensare a Intel, Samsung, McDonald’s, Mercedes-Benz o alla nuova versione di BMW. Ma Mastercard, guidata dal chief marketing & communications officer Raja Rajamannar e con l’aiuto di Mike Shinoda dei Linkin Park, si è spinta oltre: ha composto una melodia adattandola alle diverse culture internazionali. Ed è così, ad esempio, che per incontrare l’orecchio delle persone, a Mumbai la melodia diventa etnico-spirituale e a Bogotà assume i caratteri comuni della latino-americana.
L’evoluzione dell’identità di marca Mastercard s’inserisce in maniera efficace nel processo di strategia globale che ha tra gli obiettivi quello di trasformarsi in «a digital brand for a digital consumer». E questi cambi, seppur piccoli, sono significativi e rendono bene l’idea di cosa significhi per una marca saper cogliere lo «zeitgeist». Quella di Mastercard, a uno sguardo distratto potrebbe sembrare un banale intervento di maquillage estetico, in realtà è una brillante azione di marketing e un uso quasi pionieristico della musica applicata alla strategia di marca, che probabilmente farà da apripista culturale sdoganando il sound branding come tassello importante alla costruzione di un brand contemporaneo e attrattivo. Attrattivo per tutte le persone e soprattutto verso i millennial che, insieme alla generazione Z, sono e saranno nel prossimo futuro i consumatori dal portafoglio digitale più caldo.
Immagine principale: da Wired.com
Immagine nell’articolo: da Repubblica A&F, 18 febbraio 2019.